"sei la nazionale / del 2006" suonano in questi giorni i Thegiornalisti , forse il gruppo italiano più in voga del momento.
Tutti cantano questi versi, dai cinquantenni che mettono sul 266 del
digitale terrestre per vedere e sentire RadioZetaItaliana ai dodicenni
che la fanno rimpallare nelle loro storie su instagram o sui loro
telefoni mentre sono a giro.
In questi due versi però c'è da
domandarsi cosa abbia significato per Tommaso Paradiso paragonare una
donna alla nazionale del 2006. Come si possono accostare le
caratteristiche di una donna a quelle di una squadra che riuscì a
vincere il Mondiale?
Sicuramente quella donna è sensazionale
come fu quel mese di giugno/luglio in cui in meno di 30 giorni avemmo
tutto e subito: il primo mondiale goduto intensamente, l'Italia che
viaggia, tutto che ci va bene e taaac la coppa.
Non c'era ancora
Facebook per indignarsi nè Instagram per le storie, neanche le orecchie a
cagnolino su Snapchat e il termine fashion blogger sembrava più una
malattia che una professione. La politica vacillava meno di adesso anche
se il governo Prodi insediatosi quell'anno avrà vita breve
Nel
mondo del calcio al posto di personaggi discutibili come Higuain,
Donnarumma, Icardi o Balotelli c'erano esponenti del calibro di Del
Piero, Maldini, Zanetti e la mancanza del Fantacalcio (o comunque la sua
diffusione non ancora capillare) permetteva sempre di tifare per la
propria squadra del cuore.
Certo, Calciopoli ci aveva allontanato
dal seguire la serie A e per capire l'importanza che veniva dato a
questo scandalo basti pensare che il nome di Luciano Moggi superava
quello di Aida Yespica ed Elisabetta Canalis anche in programmi di alta
cultura come Lucignolo.
Sta di fatto che quella ragazza di
Tommaso Paradiso oltre ad essere sensazionale è senza dubbio anche
inaspettata perchè quella nazionale di Lippi era tutto fuorchè favorita:
Brasile, Argentina, Francia, Inghilterra, Spagna, Germania erano
sicuramente più accreditate di noi e l'interesse verso quella
competizione salì gara dopo gara.
Non deve essere necessariamente
bella perchè quelle gare del mondiale non furono belle per la maggior
parte, bensì in lei dovrà essere in grado di colpire quando meno ci si
aspetta, come Grosso con la rete alla Germania o con il rigore in finale
con la Francia.
Probabilmente è anche incredula come lo stesso
Grosso quando più che urlare alla Tardelli urla a tutto il mondo che non
ci crede nemmeno lui, figurarsi noi.
Un pizzico di follia questa
ragazza deve puro averlo per assomigliare alla pazza gomitata di De
Rossi contro gli Usa o a quella di Inzaghi che preferisce
circumnavigarsi il portiere invece che passarla a Barone.
La
fortuna in lei non dovrà mancare come quella sfacciata di Lippi nel
ricevere il rigore decisivo al minuto 95' contro l'Australia o in quella
di trovare al posto dell'immortale Nesta un Materazzi che ti segna due
gol fondamentali, diventando uno degli uomini più decisivi di tutto il
torneo.
Deve dare anche sicurezza come quel 3-0 tondo tondo come
l'Ucraina e mostrare spensieratezza come le canzoni di quell'estate,
un'estate che dal punto di vista musicale mostrò di tutto. Ligabue
rintronava nelle radio e in tv con Happy Hour grazie alla Chiatti e
Muccino che salivano sul camion nella pubblicità della Vodafone mentre
quelli che al giorno d'oggi tengono Coez alla radio facendo i
trasgressivi, quell'anno nel lettore cd portatile tenevano i cd di Avril
Lavigne con "Wake up" oppure gli Zero Assoluto e il loro
TUTURUTURUTUTTTU di "Svegliarsi la mattina".
I più raffinati
potevano godersi una delle migliori Nannini con "Sei nell'anima" oppure
l'inedita accoppiata Bennato-Britti che faceva vedere a tutto il mondo
come si sapeva suonare la chitarra in "Notte di mezza estate".
In quell'estate però se ti volevi far sentire veramente figo di fronte
alle bimbette in campeggio o sulla spiaggia dovevi intonare di
prepotenza (il termine "d'ignoranza" non esisteva ancora) PO PO PO PO
POOOOO unendo alla bocca spalancata anche alcuni gesti inconsulti delle
braccia e delle mani prima o dopo aver conquistato le straniere al suono
celestiale di "Siamo una squadra fortissimi" in cui dimostravi ( e
qualcuno dimostra ancora tutt'oggi) la piena conoscenza della grammatica
italiana.
Nonostante tutto comunque questa ragazza che i
Thegiornalisti ci stanno imparando a far conoscere è e sarà senza dubbio
inimitabile ed irripetibile.
Irripetibile come Pirlo che riesce a
non colpire nessuno in mezzo all'area contro il Ghana ed infilare il gol
oppure come Zaccardo che se ci provasse 1000 volte non se la butterebbe
mai più in porta in quel modo.
Irripetibile come la disperazione
di Simone Barone che si attende il passaggio da Inzaghi o irripetibile
come le nostre bestemmie quando ci fischiano un inesistente rigore per
il tuffo di Malouda e Zidane ce lo realizza sul viso col cucchiaio.
Inimitabile come il sinistro di Grosso che in vita sua non gli capiterà
mai più di segnare una rete così assurda, ma neanche a un fantasista
come Del Piero che un colpo dall'alto al basso su assist di tacco di
Gilardino non l'avrebbe giocato neanche al Fantacalcio.
Poi alla
fine probabilmente questa ragazza dovrà anche cedere come Zidane di
fronte al petto di Materazzi, come Trezeguet di fronte alla traversa e
come Barthez di fronte all'ultimo rigore di Fabio Grosso e a quella
coppa che 24 anni dopo ci si meritava ampiamente. Quindi quando costei
ci concederà alla fine quel bellissimo e pesante bacio ci sentiremo in
dovere di alzare gli occhi al cielo per vedere se, dodici anni dopo,
sarà comunque azzurro come quello di Berlino in quella calda estate.
"lo sai che ho vinto il Mondiale
da quando ci sei
sei la nazionale
del 2006"
Mai parole furono più pesanti...
(ma quando dicono "la Corea del Nord non potrà fermare tutto questo" si
riferiscono all'arbitro Moreno nel 2002 o a Pak Doo-Ik nel 1966?)