Cos'è l'orrore? E' un qualcosa che fa paura, è un sentimento che ti produce tensionee attimi di shock.
Dal concetto di orrore ci si può dividere in cento e più situazioni caratteristiche.
Cos'è che fa veramente orrore? Può essere di tutto, dalla nonna che ti appare all'improvviso o al mostro che tutti voi avete avuto sotto il letto e che io avevo in cima alle scale di camera mia.
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Non era possibile prendere sonno quella notte: l'esame del giorno seguente incombeva.
Si rigirava nel letto sperando di trovare il sonno come se Morfeo lo avesse nascosto in un angolo dell'enorme letto matrimoniale forse un po' troppo eccessivo per Chiara.
In inverno ricerchiamo il caldo per dormire, ma in situazioni come queste il caldo diventa quasi un'afa.
Mancavano solo sei ore alla sveglia, ma il sonno non c'era.
Le viene in mente il vecchio rimedio del leggere prima di addormentarsi e decide di applicarlo.
Cercò a tentoni l'interruttore dell' abat-jour che ciondolava dal comodino e con la luce della piccola lampada afferrò Stephen King sul comodino.
La sera precedente aveva chiuso il libro su una lunghissima pagina dove veniva descritta una città, l'ideale per prendere sonno.
Quella cittadina fantastica descritta da King era un ottimo sonnifero e Chiara stava per addormentarsi quando un rumore metallico giunse dalla cucina.
Non era il momento di alzarsi dal letto e calzare le pantofole per andare a controllare, ma un secondo rumore un po' più debole del precedente aumentò l'interesse nella testa della giovane studentessa.
Via, era il momento di alzarsi: posò il libro sul letto, entrò precisamente nel paio di pantofole e si diresse velocemente verso la cucina.
I soliti coperchi mal posizionati erano nuovamente caduti nell'acquaio e venire fin qua per due attrezzi di metallo pareva essere stata una mossa stupida.
E ora chi lo avrebbe ripreso sonno?
Il neon del lampione del parcheggio che penetrava dalla finestra fece intuire che il rotolante della finestra era stato abbassato male.
Fece per tirarlo giù tramite la cinghia di ciniglia, ma si bloccò e osservò meglio dalla fessura che casualmente era rimasta aperta.
Due persone stavano parlando nel centro del parcheggio gesticolando vivacemente.
Se fosse stato in pieno giorno forse cinque minuti Chiara li avrebbe peersi per farsi i cazzi altrui, ma erano le due, un'ora fin troppo tarda per essere vissuta.
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