sabato 3 gennaio 2015

Il tifo secondo me

Perchè  non impazzisco nell'andare allo stadio?
Non mi piace perchè al giorno d'oggi tra viaggio e biglietto spendo sempre una cifra spropositata; non mi piace perchè sì, mi piace cantare, urlare e fare i cori per la mia squadra, ma non durante la partita quando spesso la prendo come una questione personale, quasi familiare e un insuccesso o un momento di appannamento degli 11 ragazzi che ci sono in campo mi causa un'infinita tristezza.

Vedo i ragazzi come una famiglia e un cross sbagliato del terzino o un errore sottoporta del mio attaccante preferito mi sembrano un errore mio, un qualcosa che difficilmente potrei perdonarmi.
Capita spesso che il cronometro e il punteggio riducono le speranze al lumicino, ma non dobbiamo mai arrenderci: se tutti i sogni spettacolari andassero in frantumi la vita non sarebbe degna di essere vissuta.

Patisco davanti al televisore, non tollero il tifo per l'altra squadra: davanti al televisore a casa mia si deve essere solo con me, altrimenti ci sono tantissimi altri posti dove trasmettono la partita.
La scelta del commentatore tifoso è un altro passo verso l'allontamento dal realismo e di conseguenza verso l'avvicinamento a un mondo irreale dove tutto e tutti sono con me e tutti la pensiamo allo stesso modo.
Se un giorno dovessi diventare giornalista mai  e poi mai potrò commentare la mia squadra perchè difficilmente potrei parlarne male...

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