Posso dire che mi piace. Mi piace la mattina prendere il pullman. Mi
piace il freddo pungente che avvolge chiunque sia lì alla fermata. Mi piace vedere le facce dei ragazzi di prima
superiore che si destreggiano tra chi, ormai, il pullman lo prende da
anni. Mi piace sentire i discorsi di queste "Matricole" che si chiamano
al cellulare per indicare su quale pullman saliranno a breve. Mi piace
vedere persone che "conosci" su Facebook e la mattina, alle 7 e 15, vedi
totalmente sconvolte e diverse rispetto alla "sacrosanta" IMMAGINE DEL
PROFILO. Mi piace prendere un pullman mezzo vuoto e sedersi a metà, dove
si può controllare tutto e tutti, dove puoi sceglierti una persona e
analizzare il suo comportamento.
Forse potrai essere
sfortunato e prendere proprio la mattinata in cui è triste, ha litigato
con il ragazzo o, semplicemente, deve ripassare. O può darsi che prendi
il giorno adatto. La mattinata in cui è felice e scherza con il vicino.
Spesso scelgo come "cavia" l'ultimo entrato,colui che per sfortuna
divina è in piedi e si sorbirà il tragitto fino a Pescia attaccato al
paletto con l'Ipod in tasca e lo sguardo perso nel vuoto o a parlare con
il vicino. Può capitare di tutto in quelle mattine. Possono spuntare
controllori, ci possono essere ritardi improvvisi, bestemmie, urli,
rivelazioni, gente che ti urla il numero di telefono da una parte
all'altra del mezzo di trasporto, gente che cercherebbe di ripassare,
baci, carezze, offese, saluti e finti saluti. Poi può capitare che il
tuo mito ti si segga accanto e resti stupito, ringraziando forse la
fortuna.... ma chissà.. può darsi che il tuo mito stia pensando la solita cosa di quello che pensi tu.
E intanto sei già giunto al tuo capolinea.
Nessun commento:
Posta un commento