lunedì 22 dicembre 2014

Montecatini - Firenze NON STOP

Pistoia: prima stazione consistente dove si ferma più a lungo il treno. 5 binari, gente brutta come dovunque, almeno la parte della biglietteria ha una tettoia sicura e consistente. E' impressionante, gli zingari sono dovunque.


Anni e anni di treno per Firenze gli spazi tra una stazione e l'altra sono stucchevoli: immense distese verdi di vivai, campi coltivati o meno.


Montale: per quello è che è la città, i passeggeri che salgono sono anche troppi.
Accanto ecco il famoso sottopassaggio enorme dove auto e tir passano tranquilli: non mi capacito come l'anno scorso fu completamente sommerso dall'acqua.
Intanto uno accanto a me urla al telefono.


Prato Porta al Serraglio: davanti c'è quell'edificio che dopo anni non ho ancora capito cosa sia. Forse il distaccamento di una sede universitaria?
Sta di fatto che è la stazione più carina, o almeno quella che ha la migliore visuale.


Prato Centrale: Quasi al buio, il pieno di gente. Sui treni di punta qua c'è il rischio di non trovare posto. Da qui in poi ecco la montagna, la fornace/cantiere in ristrutturazione.


Passa Calenzano, la stazione fantasma, ancor più malinconica di "Il Neto" e "Zambra".
Il treno rallenta: ecco la palla della Richard Ginori, ecco i palazzi, ecco le bandiere della Fiorentina, ecco Sesto Fiorentino con i capannoni grigi accanto e i panni stesi degli appartamenti.
Il treno d'ora in poi non viaggia neanche più.


E' con una spinta che si arriva in due balletti a Rifredi, la stazione universitaria.
"Sono povero con tre fratello, senza casa e..." E UNA SEGA! Ma l'accattonaggio non è vietato?
Officina Farmaceutica di Santa Maria Novella e siamo a Rifredi. Mistero non compreso.


Dopo è un'unica camminata verso Santa Maria Nutella, la stazione più dolce. Appena spariscono le fabbriche, una cupola rossiccia e un campanile spuntano in lontanaza.
Prima di gustarli in pieno però il treno deve fare altre 2-3 fermate per far passare sia il Frecciarossa che Italo e, dato che c'è, anche un omino a piedi.
Alcuni murales sono anche carini, altri sono di troppo e fanno oggettivamente schifo.


Ecco i tredicimila scambi di binari, ecco il capolinea. 14 binari, ottocento persone, panchine vecchie...


Scendo.

Nessun commento:

Posta un commento