Pistoia: prima stazione consistente dove si ferma più
a lungo il treno. 5 binari, gente brutta come dovunque, almeno la
parte della biglietteria ha una tettoia sicura e consistente. E'
impressionante, gli zingari sono dovunque.
Anni e anni di treno per Firenze gli spazi tra una
stazione e l'altra sono stucchevoli: immense distese verdi di vivai,
campi coltivati o meno.
Montale: per quello è che è la città, i passeggeri
che salgono sono anche troppi.
Accanto ecco il famoso sottopassaggio enorme dove
auto e tir passano tranquilli: non mi capacito come l'anno scorso fu
completamente sommerso dall'acqua.
Intanto uno accanto a me urla al telefono.
Prato Porta al Serraglio: davanti c'è
quell'edificio che dopo anni non ho ancora capito cosa sia. Forse il
distaccamento di una sede universitaria?
Sta di fatto che è la stazione più carina, o almeno
quella che ha la migliore visuale.
Prato Centrale: Quasi al buio, il pieno di gente. Sui
treni di punta qua c'è il rischio di non trovare posto. Da qui in
poi ecco la montagna, la fornace/cantiere in ristrutturazione.
Passa Calenzano, la stazione fantasma, ancor più
malinconica di "Il Neto" e "Zambra".
Il treno rallenta: ecco la palla della Richard
Ginori, ecco i palazzi, ecco le bandiere della Fiorentina, ecco Sesto
Fiorentino con i capannoni grigi accanto e i panni stesi degli
appartamenti.
Il treno d'ora in poi non viaggia neanche più.
E' con una spinta che si arriva in due balletti a
Rifredi, la stazione universitaria.
"Sono povero con tre fratello, senza casa e..."
E UNA SEGA! Ma l'accattonaggio non è vietato?
Officina Farmaceutica di Santa Maria Novella e siamo
a Rifredi. Mistero non compreso.
Dopo è un'unica camminata verso Santa Maria Nutella,
la stazione più dolce. Appena spariscono le fabbriche, una cupola
rossiccia e un campanile spuntano in lontanaza.
Prima di gustarli in pieno però il treno deve fare
altre 2-3 fermate per far passare sia il Frecciarossa che Italo e,
dato che c'è, anche un omino a piedi.
Alcuni murales sono anche carini, altri sono di
troppo e fanno oggettivamente schifo.
Ecco i tredicimila scambi di binari, ecco il
capolinea. 14 binari, ottocento persone, panchine vecchie...
Scendo.
Nessun commento:
Posta un commento