lunedì 22 dicembre 2014

Pandori o panettoni?

Si aspetta da un anno, si aspetta ogni anno. Il Natale arriva puntuale e anche chi dice IO ODIO IL NATALE (di Grinch ce n'è uno solo) è a sorridere a tavola con i parenti o a mangiare panettoni a sbafo.
Se Pasqua è solo la domenica, Capodanno la notte tra 31 e 1, Befana il 6 a pranzo e Ferragosto il 15, Natale no.
Il Natale è una tre giorni come un G8, come una prima di un film, come un weekend al mare...
Ho detto tre e non due perchè chiunque afferma sempre CI VEDIAMO IL 27 dato che si usa solitamente il 26 per riprendersi dall'abbufata del giorno precedente o per rivedere altri parenti.
Tutto inizia il 24 nel pomeriggio. Se negli Stati Uniti nevica come in ogni film Disney che si rispetti e in Lapponia parte Babbo Natale, qua da noi al massimo piove.
Piove e ti sfavi perchè devi inaugurare il cappotto, le scarpe, la sciarpa, i pantaloni, la maglietta con la renna, l'acconciatura orrenda e duemila altri gingilli che ti si bagneranno, cazzo!
Se ceni con i parenti in serata ti togli subito il dolore e il 25 lo usi solo per fare gli auguri o per un rilassante giro in centro.
Diversamente ti prepari subito dopo cena per la Santa Messa di Natale.
Ok, non ti confessi dalla cresima, bestemmi quando Torres sbaglia a porta vuota da un metro, cambi canale appena vedi il papa, però alla messa di Natale CI SI DEVE ANDARE!
Ti prepari subito dopo cena sia perchè devi rispolverare la roba migliore, ma anche perchè devi trovare posto a sedere in chiesa.
L'anno prima ti sei sorbito tutta la messa in piedi e durante il SIGNORE PIETA' hai sbadigliato urlando.
No, quest'anno no. Niente brutte figure.
Accendi la tv. Italia Uno. Sì, lo sapete bene dove voglio arrivare: UNA POLTRONA PER DUE. Eddie Murphy e Dan Aykroyd sono fantastici in "Men in Black" o "The Blues Brothers", ma qui sono peggio dell'orchite.
(P.s 7 italiani su 10 non sanno la trama di questo film, ma continuano a dire "Lo danno tutti gli anni". Boh, magari una volta guardatelo...)
Su Rai Tre che bello "Il Circo di Montecarlo". Ci saranno trecento animali, ma quando ti viene il circo in città ha 2 bisonti spelacchiati, un elefante senza proboscide e un cammello con le gobbe sgonfie.
Fantastico il concerto di Natale su Canale 5. Menomale qualcuno canta BIANCO NATALE o SO THIS IS CHRISTMAS: in questi giorni non le avevo veramente mai sentite.
Maremma, sono già le undici passate! Ti dirigi di corsa in chiesa dove non c'è già più posto (c'è gente che ci cena, secondo me) anche se il prete racconta barzellette per sdrammatizzare.
"Ma metterci du sedie in più mai eh?" ti lamenti quando sai già che anche quest'anno vedrai la messa in piedi.
Accanto a te, ma a sedere sulla panca, c'è quella donnina che ha più anni che capelli, con quel bue morto addosso: è impagliata ed è dal Natale scorso che è lì. Oppure l'hanno scongelata oggi pomeriggio?
Te sei in tuta e lei ti schifa. Allora ti domandi: "Ma Befana non era il 6 gennaio?"
Metà messa la reggi bene tra i canti allegri e due chiacchiere con quello accanto. Da mezzanotte e mezzo in poi inizia il conto alla rovescia: ognuno compulsivamente guarda ogni minuto l'orologio, la gente si appoggia alle colonne, i bambini piccoli piangono, quello accanto a me russa e mi arriva il messaggio di AGURI quando non ho messo il silenzioso. La biondona che si è rifatta il lifting fino al polpaccio si gira e ti guarda male: non può ridere, altrimenti da quanto è tirata, emanerebbe gas dal deretano.
Quando il prete ti dice "Prendete e mangiatene tutti" urli "Magari fosse pandoro!!!" e la biondona ti urla "Ssssssh". Il senso dell'umorismo l'ha lasciato dal chirurgo plastico insieme all'assegno.
Che poi ha anche fatto la maiala tutto l'anno e ora fa la santa.
Vabeh...
Ti passi una mano sul viso: devi resistere. Un altro bambino viene riempito di sculaccioni dal padre perchè piange: signore, gli sculaccioni li darei a lei che porta il figliolo alla messa di mezzanotte.
I tuoi occhi si chiudono a poco a poco quando dal microfono del prete (quello che funziona sempre) ecco la formula magica: "La messa è finita. Andate in pace!"
Ho visto persone abbracciarsi di gioia come neanche il gol di Grosso alla Germania, gente che si sfoga ("Madonna, menomale è finita. C'aveo le palle piene" "Io c'ho altro di pieno: mi scappa da pisciare") mentre io, dolcemente, sveglio quello accanto a me.
Parte il serpentone di gente che si avvia alla porta dove il prete, arzillo come Lapo Elkann dopo aver fatto tutta una tirata, fa capire che più di San Pietro prima si era rivolto a San Lavazza per rimanere sveglio.
Eviti la gente che conosci perchè è l'una, hai freddo e ti scappa da pisciare. Arrivi a casa e tocchi il letto. Chissà domani che ti tocca!
Dormi 11 ore di fila e ti alzi a mezzogiorno. All'una hai prenotato al ristorante per le classiche quattordici persone. Menomale rivedi anche lo zio e la zia di Caltanisetta: ne sentivi veramente il bisogno...
Ti metti a sedere e il cameriere sorridente come Giorgio Mastrota ti fa "Si parte subito, eh!".
NO! Non mi prendere in giro. Devi fare accomodare ancora 81 persone dopo di noi e quelli arrivati prima di me non hanno ancora visto la cesta con il pane.
Inizia il pranzo e te leggi il menu: dieci portate. Perchè ho fissato lì?
Sai che prima delle sei non alzerai il culo da quella sedia, ma la nonna, che ha ricevuto dopo appena mezz'ora il primo crostino, se la sente e azzarda un "Quest'anno sono più veloci. Alle quattro siamo già fuori". BUGIARDA! Si sa che lo dici solo per fare contenti i nipotini che non mangeranno un tubo e saranno costretti a sorbirsi tortellini in brodo, carne dura, uva del buon augurio ( ovvero ti augurano di digerire prima o poi il pranzo), chiacchiere su malattie di nonni e zii e, per finire, il peggior affronto: pandoro o panettone SENZA CREMA NE' CIOCCOLATO!
Chissà perchè il tasso di bestemmie dei bambini sotto i 10 anni aumenta proprio il giorno di Natale?
Tra una portata e l'altra ci sono donne incinte che hanno partorito quattro figlioli in tempo per far assaggiare anche all'ultimo nato i devastanti CROSTINI DI CARNE!!
Dopo aver mangiato (o provato a mangiare) tutto, saputo qualsiasi disgrazia su ogni tuo concittadino, detto a tuo figlio "Sì Marco, s'è quasi finito" quando ti portavano sempre il primo, ti appoggi al tavolo e pensi dentro di te: "Qui non ci torno più!".
Se però ti dovesse partire un super rutto o un mega curreggione, ti prego contattami.
Potremo diventare grandi amici.
Buone feste da Matteo.

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